Intorno a Natale si parla poco di violenza di genere, un po’ perché non si addice all’atmosfera e un po’ perché il 25 novembre è passato da poco e l’argomento sembra saturo. Ma pranzi di famiglia e cenoni di Natale non sono un momento di festa per tutte. Delle 4467 donne che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza del Coordinamento dell’Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2024, il 62,3% lo ha fatto perché ad agire violenza era il partner, il 15,9% l’ex partner, ed il 10% un familiare.
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Le donne restano meno tempo in una relazione violenta. È quanto emerge dalla raccolta dati dei Centri antiviolenza. Dal 2000 a oggi, le violenze della durata di sei anni o più sono diminuite del 10%: dal 51% al 40% dei casi. Nello stesso tempo, sono aumentate le richieste di aiuto delle donne che riportano di subire violenza da meno di un anno. Dal 2000 al 2024 l’aumento è dal 20% al 36%. Le donne riconoscono la violenza in tempi più brevi e interrompono più velocemente il ciclo della violenza: questo è il risultato del lavoro sul territorio portato avanti dai Centri Antiviolenza, non solo nell’accoglienza diretta ma anche a livello sociale e culturale.
Dati
I dati sulle donne accolte da 15 centri antiviolenza della nostra Regione sono raccolti dal Gruppo Osservatorio del Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna.
Il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna è nato con lo scopo di costruire un’identità comune che sviluppi progettualità e visibilità dei Centri antiviolenza e delle Case delle donne del territorio. È costituito da 15 associazioni che in Regione sono attive in contrasto alla violenza alle donne: Casa delle Donne per non subire violenza Onlus di Bologna, SOS Donna Onlus di Faenza, Centro Donna Giustizia di Ferrara, Demetra Donne in aiuto Onlus di Lugo, Casa delle Donne contro la violenza Onlus di Modena, Centro Antiviolenza Onlus di Parma, La Città delle Donne di Piacenza, Linea Rosa Onlus di Ravenna, Nondasola – Donne insieme contro la violenza Onlus di Reggio Emilia, Rompi il Silenzio Onlus di Rimini, SOS Donna di Bologna, Centro antiviolenza Vivere Donna di Carpi, Associazione Trama di Terre di Imola, UDI Bologna e Associazione Perledonne Imola.
L’idea di un Coordinamento che radunasse tutte le realtà presenti in Regione in difesa delle donne parte da lontano, dal primo Convegno nazionale dei Centri Antiviolenza e Case delle Donne svoltosi nel 1996 a Ravenna, che ha posto le basi nella nostra regione per una rete organica. Da allora si sono susseguiti incontri periodici per la progettazione, l’elaborazione e la realizzazione di obiettivi comuni. I Centri antiviolenza presenti sul territorio regionale hanno continuato a condividere formazione, buone prassi, confronto metodologico, progetti e campagne di sensibilizzazione per il contrasto della violenza alle donne e ai loro bambini, fino ad arrivare alla costituzione di un’associazione formale nel giugno 2009, con l’obiettivo di potenziare l’attività del Coordinamento, l’influenza politica e la visibilità dei centri sul territorio, ponendosi come soggetto maggiormente autorevole nei confronti delle istituzioni.